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20/09/2013 Programma Diventiamo Citta' Comune di Rieti Proposta di riqualificazione del sito industriale dismesso Ex Snia-Viscosa Committente: Monte dei Paschi di Siena Leasing & Factoring S.p.A.

 

La Owac s.r.l. ha supportato la società MPS L&F S.p.A. nella predisposizione di un progetto di riqualificazione del sito industriale dismesso “Ex Snia-Viscosa” di Rieti, nell’ambito dell’avviso pubblico di partecipazione al programma “Diventiamo città” approvato dal Comune di Rieti con la deliberazione n. 134 del 20/06/2013.

Più in dettaglio, il progetto di riqualificazione elaborato riguarda un sito industriale nato nel 1928 per la produzione della viscosa, fibra tessile artificiale simile alla seta, oggetto di dismissione dal 2006; a seguito della cessazione dell’attività, il sito versava fino a qualche anno fa in totale abbandono e pessime condizioni ambientali, in quanto le operazioni di dismissione (non ancora del tutto terminate) hanno determinato l’accumulo di materiali e parti impiantistiche, divenuti ormai rifiuti. Già dal 2000 (quando ancora una parte del sito industriale era in funzione) l’area è stata oggetto di operazioni di messa in sicurezza e di bonifica; dalle varie caratterizzazioni eseguite negli anni (la prima nel 2001, la seconda nel 2007 ad integrazione della precedente) sono emerse alcune aree contaminate (prevalentemente in superficie) da idrocarburi (con C>12) e metalli (piombo, zinco, nichel e rame), le quali sono state sottoposte a bonifica, riportando i valori di contaminazione entro i limiti tabellari previsti. Tuttavia, varie vicissitudini e lungaggini burocratiche hanno causato il quasi totale abbandono dell’area, con alcune parti impiantistiche ancora da dismettere ed alcune aree da sottoporre a caratterizzazione ambientale ed eventuale bonifica.

La Owac s.r.l., in tale contesto, nel 2011 ha fatto sì che venissero intraprese alcune operazioni di messa in sicurezza d’emergenza volte ad allontanare le possibili cause di contaminazione (ed evitare così l’intensificazione della contaminazione eventualmente presente o l’instaurarsi di nuove condizioni di inquinamento); in particolare sono stati bonificati e smaltiti tutti i materiali contenenti amianto presenti sia su alcune coperture che sparsi lungo le vie di circolazione interne, è stato bonificato, smantellato e smaltito tutto lo stoccaggio di disolfuro di carbonio e sono stati mappati tutti i rifiuti soprasuolo presenti (di cui quelli pericolosi sono stati già ricondizionati laddove necessario e opportunamente smaltiti, mentre per i rimanenti sono già in atto le operazioni per il loro smaltimento). E’ inoltre in fase di predisposizione un progetto di bonifica organico e completo, volto alla restituzione dell’area a condizioni ambientali compatibili con la normativa vigente; nell’ambito di tale operazione, dunque, è stato predisposto anche il progetto di riqualificazione finale del sito, che può riassumersi nella creazione:

·         di un sistema integrato ed autonomo per la gestione di rifiuti non pericolosi;
·         di un percorso didattico per lo studio e lo sviluppo di tecnologie basate sulle energie rinnovabili.

L’idea progettuale prende spunto dall’esigenza di porre in primo piano le necessità dei cittadini, sviluppando un sistema di gestione dei rifiuti prodotti (in quantità sempre crescenti) al fine di ridurre al minimo i costi di gestione ed i quantitativi residuali da avviare in discarica. Inoltre si prefigge lo scopo di stimolare la comunità scientifica nazionale e comunitaria verso la rivalutazione della città di Rieti e l’approfondimento sulle conoscenze delle attuali tecnologie che sfruttano le energie rinnovabili, nonché lo studio e la ricerca di nuove applicazioni.
Il sistema di gestione integrata dei rifiuti non pericolosi prevede: il trattamento meccanico (separazione di metalli, frazione secca e frazione umida) e la raffinazione del secco per la produzione di CSS, con una potenzialità di 15.000 ÷ 18.000 t/anno; la stabilizzazione aerobica della frazione umida e di eventuale frazione organica derivante da raccolta differenziata all’interno di biotunnel ad aerazione forzata; la digestione anaerobica di biomasse varie per la produzione di biogas da avviare a motori cogenerativi da 1 MW per la produzione di energia elettrica e termica; un sistema di gassificazione a letto fluido per la produzione di syngas da destinare alla produzione di energia elettrica e termica (potenza installabile di 4 GW); un sistema di riciclaggio di materiali plastici.
Il percorso didattico per lo studio delle energie rinnovabili prevede infine l’installazione delle seguenti tecnologie: un impianto fotovoltaico sulla copertura dell’edificio principale con potenza prevista di 1,5 MW; un impianto solare termodinamico a collettori parabolici lineari con potenzialità installabile di 30 kW; un sistema minieolico costituito da un aerogeneratore da 50 kW e microeolico costituito da piccoli generatori da 1 kW da integrare nelle strutture di sostegno dei pannelli fotovoltaici; un piccolo impianto idroelettrico da 15 kW.

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