
13 Fiera Ecomondo (Rimini 28-31 ottobre 2009) presentazione del progetto di un impianto di biostabilizzazione
La Owac s.r.l. ha presentato il progetto di un impianto di biostabilizzazione della frazione umida di rifiuti urbani non pericolosi, derivante dalle attività di separazione meccanica dalla frazione secca, da realizzare nel territorio del Comune di Catania per conto della Sicula Trasporti s.r.l., attraverso l'utilizzo delle tecnologie messa a punto dalla Bioè s.r.l..
L’impianto prevede l’utilizzo di un trattamento biologico di stabilizzazione e compostaggio delle matrici organiche derivanti dalla selezione di R.S.U. indifferenziati, ovvero un trattamento con riduzione di peso-volume ed igienizzazione dei R.S.U., in base alla riproposizione e all’ottimizzazione dei processi biologici che normalmente avvengono in natura.
Si costituisce da N° 60 aie, ciascuna delle quali con una potenzialità di stoccaggio pari a 548 m3, realizzate in c.a., all’interno delle quali viene stoccato il sottovaglio umido proveniente dall’impianto di tritovagliatura e selezione presente nell’area limitrofa, coperte con un telo Gore-Tex®.
Il principio di funzionamento è semplice, anche se in realtà è estremamente complesso e raffinato nei meccanismi biochimici che lo governano e che determinano l’efficienza del trattamento con rilevanti implicazioni sugli aspetti ambientali, sulla qualità del prodotto finale e quindi sull’economicità complessiva del sistema.
La copertura con il telo Gore-Tex® assicura una buona traspirazione del materiale con evaporazione, anche se limitata, dell’acqua contenuta nei primi strati, oltre alla non trascurabile proprietà di contenere il 95[[[%]]] delle molecole odorigene, spore e batteri patogeni che altrimenti si diffonderebbero in aria.
La temperatura del cumulo raggiunge dopo circa 3 giorni i 65°C; è possibile, tramite il sistema di controllo del processo, abbassare le temperature sotto i 60 °C, in modo da favorire la rapida ossidazione della componente organica.
Ciò avviene, come precedentemente indicato, mediante opportuna modulazione della portata d’aria insufflata e dello scarico del percolato prodotto.
L’aerazione dei cumuli avviene tramite insufflazione di aria; la sonda, collegata mediante software dedicato alla soffiante per determinarne i tempi di attivazione, è regolata in modo da avere durante tutto il ciclo una concentrazione di O2 nell’atmosfera interna alla biomassa superiore al 95[[[%]]] della saturazione e quindi in condizioni ideali per la microflora aerobica.
Alla fine del processo (di circa 25 giorni) il prodotto ottenuto è perfettamente igienizzato e stabilizzato e non presenta alcun pericolo di contaminazione ambientale dovuto alla produzione di percolato e biogas una volta conferito in discarica.
La frazione umida a seguito del trattamento di biostabilizzazione subisce una riduzione volumetrica pari al 30[[[%]]] del volume pre-trattamento.
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